Tutti più o meno hanno ben presente la pubblicità divertente del cinghiale che riposa sopra la pancia di una persona sdraiata a letto… Divertente escamotage per parlare però di un problema serio: la lentezza della digestione.

Feste e serate con gli affetti più cari, infatti, spesso si traducono in tavole imbandite ricche dei nostri piatti preferiti: una gioia per gli occhi, una gratificazione per il palato, un’eccellenza del nostro paese, un momento di godimento e convivialità… ma non per tutti. Per coloro che soffrono di lentezza digestiva, infatti, i piaceri della tavola assumono i tristi connotati di un vero e proprio tormento.

Una problematica nota ai professionisti delle farmacie comunali di Cantù che, molto spesso, offrono consigli ai propri clienti alle prese con questo fastidioso problema.

La lentezza digestiva, detta anche dispepsia, è un disturbo gastrico che si accompagna a numerosi sintomi: un’insolita pesantezza, come se si fosse depositato un macigno sullo stomaco, gonfiore addominale, a volte molto doloroso, sonnolenza dopo i pasti anche se non particolarmente pesanti, nausea, bruciori, alitosi, reflusso, acidità, spossatezza e meteorismo.

Quando si ravvisano questi sintomi con frequenza è necessario rivolgersi al proprio medico curante e al farmacista di fiducia.

La dispepsia può essere di natura benigna, in questo caso si chiamerà funzionale, oppure può essere la spia di problemi più seri (gastrite, ulcera duodenale, epatite, diabete, sindrome del colon irritabile, calcoli della colecisti e disfunzioni della motilità gastrica, solo per citarne alcuni) in questo caso si chiamerà organica.

Nel primo caso si tratta, quasi sempre, di cattive abitudini quali alimentazione scorretta, scarsa idratazione, masticazione troppo veloce che immette aria nello stomaco, fumo, scarsa attività sportiva, abuso di sostanze alcoliche, bibite gassate, caffè e, da non sottovalutare, lo stress.

Ansia, nervosismo e uno stile di vita decisamente estenuante sono comportamenti da evitare perché possono causare seri problemi al nostro organismo, in primis proprio all’apparato digerente, estremamente sensibile, e rallentare di ore il processo digestivo.

Un problema da non sottovalutare dunque. A questo punto la domanda cruciale: quali cibi evitare in caso di dispepsia?

Sarebbe opportuno rinunciare a pasti troppo abbondanti, cibi grassi, fritture, alimenti ricchi di fibre, spezie, bibite gassate e limitare drasticamente il consumo di bevande alcoliche e caffè.

Una particolare attenzione va riservata ai legumi, fondamentali in una corretta alimentazione ma potenzialmente pericolosi per chi soffre di questo disturbo perché possono rallentare e ostacolare una già difficile digestione.

In caso di lentezza digestiva, dunque, è bene non abusare dei legumi e preferire quelli decorticati, ovvero senza buccia, decisamente più tollerabili.

Infine non bisogna sottovalutare la possibilità di essere soggetti ad intolleranze alimentari, nei confronti di uno o più alimenti, che annoverano tra i tanti sintomi proprio il gonfiore addominale e la lentezza digestiva.

Via libera, invece, per le tisane a base di finocchio, zenzero, menta, anice, liquirizia, camomilla e limone capaci di distendere le pareti addominali e stimolare una corretta digestione.

Spesso consigliamo uno stile di vita più salubre, consapevoli del fatto che il primo passo per superare il problema consiste nell’eliminazione alla radice delle cattive abitudini, e attraverso l’ascolto attento del paziente siamo poi in grado di offrire consigli utili a migliorarne la qualità di vita”, spiegano i professionisti delle farmacie comunali di Cantù .

Solo in alcuni casi il medico di famiglia prescrive esami da eseguire, per poter effettuare una puntuale diagnosi, in una struttura medica del Sistema sanitario lombardo: tutte le visite possono essere prenotate gratuitamente nelle sedi delle farmacie comunali purché provvisti di ricetta medica e codice fiscale, presente sulla tessera Sanitaria – CNS/CRS.

Tra questi troviamo la gastroscopia ovvero una pratica medica che, attraverso un endoscopio, osserva l’interno di alcuni organi come l’esofago, lo stomaco e la prima parte dell’intestino chiamato duodeno: si tratta di un esame sicuro e indolore che non deve spaventare.

Curare la lentezza digestiva, nella maggior parte dei casi, significa riappropriarsi di uno stile di vita sano che dovrebbe essere alla base del nostro comportamento, per mitigare i disagi e prevenirne l’insorgere.

Tra i tanti rimedi un aiuto decisivo può arrivare dagli integratori naturali a base di piante ed erbe – spiega il team delle Farmacie comunali di Cantù – Aiutano l’organismo a ritrovare la meritata leggerezza. Esistono anche farmaci che favoriscono il transito gastrointestinale al fine di evitare la sensazione di pesantezza, reperibili anche senza ricetta medica”.

In alternativa è possibile trovare moltissimi altri prodotti che vanno però valutati dal medico in base al tipo di paziente e alle sue specificità: nel campo della salute è sempre bene non improvvisare ma lasciarsi guidare dai professionisti del settore.

La sinergia tra medico curante e il proprio farmacista di fiducia, unita alla volontà individuale della persona di modificare le proprie cattive abitudini, sono l’unica via da intraprendere per poter debellare definitivamente questo fastidioso disturbo e riprendere in mano le redini del proprio benessere.