ABUSO DI ALCOL: LA FINE DEL DIVERTIMENTO. TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI

Si avvicina a grandi passi la notte di Capodanno e capiamo bene come particolarmente questa volta si voglia festeggiare la fine di un anno piuttosto sofferto. Attenzione però a non esagerare e trasformare un doveroso brindisi in una “bevuta” pronta a lasciare strascichi pesanti e di conseguenza, un pessimo inizio di 2021.

L’emergenza Covid-19 di fatto proibirà feste danzanti e sfrenati festeggiamenti di gruppo ma nonostante queste limitazioni certamente non mancherà la possibilità di trascorrere una piacevole serata in compagnia dei propri affetti.

E se divertirsi è la parola d’ordine, esagerare è sinonimo di pericolo, soprattutto quando questo significa abuso di alcol, come sottolinea il Ministero della Salute.

sborniaL’abuso di alcol è un atteggiamento che mette a repentaglio la propria salute – spiegano i professionisti delle farmacie comunali di Cantù – Non solo, chi è sotto effetto di alcol può commettere azioni che danneggiano la comunità, come purtroppo spesso si verifica con la guida in stato di ebrezza”.

L’abuso di alcol colpisce giovani e meno giovani e spesso è lo specchio di un malessere della persona.

Un periodo particolarmente difficile, una forte depressione, il malsano desiderio di emulazione per farsi accettare in un gruppo – spiegano i farmacisti delle farmacie comunali canturine –  possono portare le persone ad avvicinarsi all’alcol fino a diventarne dipendenti. In questi casi è necessario l’intervento tempestivo di un aiuto professionale”.

Ritornando per un attimo agli imminenti festeggiamenti per la fine di questo duro 2020, è bene ricordare che l’alcol non deve essere certamente demonizzato: nelle giuste dosi è un piacere da condividere a tavola e in compagnia. Ciò che va evitato è l’assunzione smodata che in molti casi degenera in malesseri che in occasioni di ricorrenze e feste sovente richiedono l’intervento del Pronto Soccorso.

I danni causati dall’abuso di alcol – spiegano i farmacisti – colpiscono molte parti del corpo e causano un peggioramento generale dello stato di salute”.

Il primo organo a subire danni è il cervello. L’eccesso di sostanze alcoliche può inficiare le funzioni cerebrali e peggiorare sensibilmente varie patologie di natura psichiatrica come le forti forme depressive.

L’alcolismo può, inoltre, favorire la comparsa di vari disturbi cardiaci e vascolari, uno su tutti la cardiopatia alcolica che consiste nella dilatazione delle cavità cardiache e successiva riduzione della gittata, un evento assolutamente pericoloso con nefaste conseguenze sull’organismo.

Un alto rischio di intossicazione può colpire anche il pancreas e causare la pancreatite, ovvero l’infiammazione della ghiandola con conseguente riduzione della sua funzionalità.

L’abuso di sostanze alcoliche danneggia tutto l’organismo ma l’organo più colpito rimane il fegato proprio perché spetta proprio a questo prezioso organo il compito di metabolizzare l’alcol: nel tempo, il fegato può rovinarsi irrimediabilmente con patologie che passano dall’epatite alcolica, alla fibrosi fino alla cirrosi che può degenerare in tumore.

Guardando alla notte di Capodanno possiamo solo ricordare che nel breve periodo, i sintomi dell’ubriacatura spaziano dalla nausea all’incapacità di intendere, parlare e camminare, con effetti che si protraggono fino al mattino successivo caratterizzato da feroci mal di testa e colorito pallido.

Nei giorni successivi bisogna bere molta acqua per smaltire l’eccesso di alcol e, naturalmente, evitare di assumere altre sostanze alcoliche – sottolineano i farmacisti dello staff delle farmacie comunali di Cantù – Il fegato è sottoposto ad un delicato lavoro per metabolizzare l’alcol, quindi sarebbe opportuno evitare di assumere medicinali. In caso di forte e ingestibile mal di testa si può ricorrere a farmaci specifici sotto controllo medico-farmaceutico”.

sborniaIn caso di ingente abuso di alcol è necessario contattare il 112, numero telefonico della Croce Rossa Italiana, e sottoporsi a trattamenti medici specifici, come la lavanda gastrica.

L’abuso di sostanze alcoliche è un problema diffuso che necessita di cura e attenzione, si tratta di una dipendenza capace di distruggere la vita di una persona. Sono molte le realtà che si occupano di questo problema come SerT di Mariano Comense e il Centro Alcolisti Anonimi.

Ecco alcuni consigli utili in caso abbiate trascorso un Capodanno non propriamente “sobrio”:

Cosa fare il giorno dopo una sbornia

  • fare una sana colazione, con pane, marmellata e frutta, per innalzare la glicemia che è generalmente bassa. Il caffè si può bere solo se decaffeinato o d’orzo;
  • bere molti liquidi (acqua, latte o succhi di frutta);
  • evitare di bere alcolici;
  • non svolgere attività fisica pesante;
  • fare una passeggiata all’aria aperta se non fa troppo freddo;
  • rivolgersi al medico se i sintomi della sbornia non accennano a diminuire;
  • rivolgersi al medico se si crede di aver sviluppato una dipendenza da alcol (o di esserne a rischio).

Cosa NON fare il giorno dopo una sbornia

  • non assumere farmaci antidolorifici;
  • non assumere farmaci “fai da te”;
  • non uscire di casa con un abbigliamento leggero, se fa molto freddo;
  • non svolgere esercizio fisico pesate;
  • non allattare il proprio bambino al seno.

Cosa NON mangiare e bere durante e dopo una sbornia

  • cibi da fast food;
  • cornetti ed altri dolci;
  • alimenti di difficile digestione;
  • fritture;
  • alimenti ricchi di grassi;
  • bevande nervine come caffè, tè e coca cola. Le bevande nervine come il caffè possono favorire la secrezione di succhi gastrici, irritare la mucosa dello stomaco e aumentare la diuresi aggravando la disidratazione.

Rimedi naturali per nausea e vomito
Ottimi per contrastare nausea e vomito tipici del dopo sbronza, sono le tisane a base di camomilla, zenzero, finocchio e melissa.

Rimedi naturali per il viso stanco
Ottime per contrastare l’aspetto stanco del volto sono le maschere preparate con il cetriolo (anche solo mettere fettine di cetriolo sugli occhi). Il principio attivo silimarina contenuto in alcune piante dall’azione epatoprotettrice (carciofo e  cardo mariano) possa essere d’aiuto.