SCOTTATURE, QUANDO LA PELLE BRUCIA
Godere di una bella giornata al mare, in montagna o in piscina sono piaceri innegabili che si accompagnano al periodo estivo ma sono tanti gli accorgimenti da non tralasciare per non incorrere il rischio di danneggiare la pelle con le scottature, lesioni causate da un’eccessiva esposizione al sole o a una fonte di calore.
“Non bisogna esporsi al sole nelle ore più calde – spiegano i professionisti delle farmacie comunali di Cantù – soprattutto nella fascia tra le 12 e le 16 ed è importante usare creme solari con protezione adeguata al proprio tipo di pelle. Questi sono i più importanti accorgimenti per effettuare una corretta prevenzione”.
Se queste indicazioni non vengono rispettate, il rischio di subire scottature sulla pelle è altissimo. Cosa fare in quel caso?
Innanzitutto è opportuno specificare che le scottature si dividono in eritema e ustione: entrambe causate dall’eccessiva esposizione al sole, la seconda è molto più grave della prima. L’eritema si manifesta con pelle rossa e calda, bruciore, prurito e lieve dolore mentre l’ustione colora la pelle di un colore violaceo e manifesta gonfiore, dolore e talvolta bolle e febbre.
“In presenza di questi disturbi – spiegano – è consigliabile l’uso di creme con anestetico locale che attenuano il bruciore e portano sollievo alla cute. Bisogna bere molto per reintegrare i liquidi persi e usare creme a forte azione idratante. Nei casi gravi o in presenza di febbre alta bisogna consultare il medico per stabilire il grado di insolazione e, di conseguenza, individuare la cura corretta”.
In entrambi i casi bisogna lavarsi con un detergente delicato e applicare prodotti specifici evitando accuratamente scrub e guanti di crine per non danneggiare ulteriormente la pelle.
“In caso di eritema o peggio ustione – concludono i farmacisti – è assolutamente necessario evitare l’esposizione al sole nei giorni successivi, fino a quando la pelle non ristabilisce il suo equilibrio. Le scottature vanno sempre evitate perché creano danni importanti e favoriscono fenomeni quali disidratazione e invecchiamento cutaneo. Infine è molto importante sottolineare che l’eccessiva esposizione al sole può causare l’insorgenza di tumori e pertanto è una pessima pratica, da sconsigliare”.
La prevenzione è sempre importante, anche in questo caso, ed è bene ricordare che esistono creme solari specifiche in grado di prevenire ogni rischio di scottatura.
Le protezioni possono essere basse (da 6 a 10), medie (da 15 a 25), alte (da 30 a 50) e molto alte (50+) e, dopo un periodo di assestamento, in assoluta sicurezza e se le condizioni cutanee lo consentono, è possibile per coloro che partono da un fattore protettivo alto, scalare verso uno più basso per potersi abbronzare di più.
“Le creme di protezione – concludono – vanno utilizzate anche in acqua perché i raggi penetrano anche in quegli ambienti. Una buona abitudine è utilizzarla prima e dopo il bagno. Coloro che praticano sport all’aria aperta dovrebbero applicarla regolarmente evitando le ore più calde. Chi, invece, deve lavorare all’aperto dovrebbe usare creme con fattore protettivo alto, così come i bambini e tutti coloro che hanno una cute particolarmente sensibile”.