Stomaco gonfio e dolorante, cefalea, irritabilità, movimenti rallentati: quanti malesseri si affacciano quando si soffre di stitichezza!
Un disturbo che affligge moltissime persone, alcune addirittura in forma cronica, come testimoniano i professionisti delle farmacie comunali di Cantù che ogni giorno offrono le loro consulenze ai clienti in cerca di aiuto.
A volte parlare di questa problematica può essere per qualcuno un po’ imbarazzante, ecco perché il legame che si instaura con il farmacista di fiducia è importante: nelle sedi di Mirabello, Cantù, Vighizzolo e Cascina Amata l’assistenza del personale altamente qualificato sarà capace non solo di offrire i giusti consigli ma anche di far sentire completamente a proprio agio il cliente, tutelato dalla giusta riservatezza.
Ma entriamo nello specifico del tema. Quali sono le cause della stitichezza? Come è possibile sconfiggerla? Analizziamolo insieme.
Intestino pigro, le cause più comuni.
“La rallentata motilità intestinale può avere origine da cause diverse – spiegano gli esperti delle farmacie comunali di Cantù – Tuttavia le più comuni sono riconducibili ad uno stile di vita scorretto: inadeguato apporto di fibre, sedentarietà e scarsa idratazione”.
Introdurre il giusto quantitativo di fibre è necessario per stimolare il nostro organismo ad espellere le feci evitando rallentamenti e dolorose occlusioni.
Esistono due tipi di fibre, che agiscono sul nostro organismo in maniera differente: le fibre solubili, che regolarizzano le funzioni intestinali grazie a betaglucani, mucillagini, gomme e pectine e si trovano principalmente in alimenti come legumi, avena, frutta, patate e carote, e le fibre insolubili che assorbono liquidi nell’intestino, con il conseguente aumento della massa delle feci che vengono espulse con più facilità, e si trovano in sostanze come la lignina e la cellulosa presenti in cereali integrali, legumi, frutta, verdura a foglia verde, fragole, pesche e prugne.
Un’alimentazione ricca di fibre è dunque un toccasana ma non bisogna eccedere perché un quantitativo sproporzionato rischia di creare l’effetto opposto, aggravando la patologia.
Il secondo elemento da tenere in considerazione, parlando di stitichezza, è l’idratazione, perché l’assenza di liquidi crea una massa fecale immobile che aggrava la situazione.
“Assumere il corretto quantitativo di fibre servirà a poco se non viene accompagnato dal giusto apporto di liquidi – sottolinea lo staff delle Farmacie comunali di Cantù – Più o meno, stiamo parlando di due litri di acqua al giorno”.
I liquidi (ad esempio acqua, tisane, succhi, spremute) ammorbidiscono le feci e stimolano l’organismo all’evacuazione, soprattutto se bevuti tiepidi al mattino a digiuno.
Infine, altrettanto importante, è l’attività fisica (anche semplicemente passeggiare) capace di attivare il corpo e la nostra muscolatura fornendo alle pareti intestinali il giusto stimolo, necessario alla peristalsi intestinale.
Attenzione alle feci
Riconoscere la stitichezza non è semplice, alcuni sono portati a pensare che sia necessario evacuare ogni giorno per essere regolari, ma non è così.
“La regolarità intestinale è molto soggettiva e passa da evacuazioni quotidiane a quelle a giorni alterni e se si resta in questo ritmo non occorre allarmarsi”.
Ma se le evacuazioni scendono al di sotto della media, con sforzi, dolori e con la presenza di feci dure allora è il caso di prendere provvedimenti.
Le feci possono essere di diverso tipo e sono un ottimo strumento di autoanalisi: quanto più le feci si presentano compatte o grumose, se non addirittura a palline dure, tanto più siamo in presenza di stitichezza.
In farmacia
Qualora un salubre stile di vita non fosse sufficiente a risolvere il problema, bisognerà rivolgersi ai propri medici e farmacisti di fiducia.
“Tra i farmaci da banco è possibile assumere soluzioni rettali – spiegano i professionisti delle Farmacie comunali di Cantù – Prevalentemente sono a base di glicerina, che hanno il potere di stimolare l’evacuazione in pochi minuti. Un aiuto efficace arriva anche dagli integratori alimentari, principalmente fermenti lattici e probiotici e soluzioni a base di fibre che ne assicurano il giusto apporto. Infine gli sciroppi a base di lattulosio, uno zucchero che richiama acqua e favorisce l’espulsione delle feci”.
In alcune situazioni particolarmente ostinate è possibile ricorrere ad altre soluzioni.
“Nei casi più difficili – concludono – è possibile utilizzare pastiglie lassative e tisane specifiche per questo disturbo come quelli a base di aloe, senna, rabarbaro da assumere la sera prima di coricarsi, per permettere l’evacuazione mattutina. Questi prodotti vanno usati nei casi di emergenza e per un periodo non eccessivamente lungo perché possono inficiare il naturale processo di evacuazione delle feci”.
Come tutti i farmaci, anche i lassativi vanno usati con moderazione e sotto controllo medico farmaceutico: su donne in gravidanza, bambini o soggetti che presentano altre patologie possono creare effetti collaterali, per questo motivo è sempre importante rendere noto al farmacista il soggetto a cui sono destinati.
Rivolgersi al personale qualificato delle farmacie comunali di Cantù permetterà un sereno approccio a questa patologia scongiurando il rischio di esiti indesiderati.